Il terzo volume della storia di Colle di Val d’Elsa nel medioevo prosegue con questa Seconda Parte, imperniata sul governo signorile esercitato dall’arciprete Albizzo Tancredi dal 1322, anno in cui egli divenne Capitano del Popolo, al 1331, anno nel quale venne rovesciato e assassinato. Il libro offre così un contributo al problema storico delle esperienze “tiranniche” nei Comuni italiani, che oggi suscita grande interesse e dibattito. La vicenda politica è letta in continua e stretta connessione con la storia della società colligiana, delle sue componenti ricche e politicamente influenti come della maggioranza esclusa dal potere. Gli anni della “tirannia” sono anche quelli che videro una intensa attività economica interna, con scambi veloci di beni e di denari, documentati da un registro notarile che viene qui analizzato e in parte edito, e la prima affermazione dell’Arte della Lana, della quale si pubblicano la prima matricola e il primo Statuto. Tanto le vicende che portarono all’avvento signorile del nobile arciprete quanto quelle del day after della sua caduta illustrano dall’interno una struttura di dominio solida, fondata sull’accorto equilibrio tra il banale perseguimento di interessi minuti e personali e la capacità di costruire una compagine di governo assai stabile, che era ancora politicamente autonoma nonostante la crescente egemonia del Comune di Firenze. Tra le fonti principali della ricostruzione che viene qui proposta sono i registri delle delibere dei Consigli comunali, dei quali una silloge di atti è pubblicata.
Studi 13
luglio 2015
Paolo Cammarosano
ISBN 9788895368245
21x15x3 cm, pp. 556, b/n, brossura
Prezzo: € 35,00