Aspettando la Giornata CERM del 7 aprile: approfondimento su Paolo Diacono e la sua Historia Langobardorum.

Pubblichiamo un piccolo approfondimento per introdurre il pubblico al tema che verrà trattato nella Giornata CERM del 7 aprile 2019: i Longobardi.

Paolo Diacono, storico, letterato e poeta, nacque a Cividale tra il 720 e 730 da genitori nobili longobardi. Nella sua vita ebbe importanti rapporti con i duchi del Friuli e con la corte regia di Pavia. Studiò il greco e il latino, si dedicò agli studi sacri, diventò monaco a Montecassino.  Fu uno dei grandi intellettuali del suo tempo, consigliere e scrittore presso la corte di Carlo Magno.

Qui di seguito riproduciamo l’incipit della sua Historia Langobardorum, il testo più importante sulla cultura longobarda, scritto circa due secoli dopo l’invasione del 569 dell’Italia di quel popolo germanico al seguito di re Alboino. Nelle poche righe leggiamo i grandi e ancor oggi validi motivi per cui le popolazioni migrano cambiando la propria storia come quella degli altri.

“Le regioni settentrionali, quanto più sono lontane dall’ardore del sole e gelide per freddo e neve, tanto più risultano favorevoli alla salute degli uomini e adatte alla proliferazione delle genti; come, al contrario l’intera fascia meridionale, quanto è più vicina al calore del sole, tanto più pullula sempre di malattie ed è meno idonea alla vita degli esseri mortali. Per questo, sotto il cielo dell’Orsa nascono popoli così numerosi che non a torto tutto quel territorio, dal Don fino all’occidente (…) è detto con termine generale Germania. Da questa Germania popolosa innumerevoli schiere di prigionieri sono state spesso trascinate via e vendute in schiavitù ai popoli del sud. E proprio perché dà vita a tanti esseri umani, che a stento riesce a nutrire, da essa sono sovente uscite molte genti che si sono riversate su parte dell’Asia e soprattutto sulla vicina Europa. Lo attestano le città distrutte, nell’intero Illirico e nella Gallia, ma specialmente l’infelice Italia, che ha sperimentato la crudeltà di quasi tutte quelle genti. Infatti i Goti e i Vandali, i Rugi, gli Eruli e i Turcilingi, e anche altre feroci e barbare popolazioni, sono venute dalla Germania. Allo stesso modo mosse dall’isola chiamata Scandinavia (…) pure il popolo dei Winnili, cioè dei Longobardi, che poi regnò felicemente in Italia, e che trae origine dai popoli germanici.”

 (Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, a cura di Lidia Capo, Fondazione Lorenzo Valla 1998, libro I, pp. 12-14)

La foto che accompagna l’articolo è stata scaricata dal sito  www.librideipatriarchi.it I libri dei Patriarchi, Codici, Codici dell’età di Carlo Magno, PAOLO DIACONO, HISTORIA LANGOBARDORUM; manoscritto della metà del IX secolo; membranaceo; dimensioni mm220x152; ff 96.
Cividale del Friuli, Museo Archeologico Nazionale. Archivi e Biblioteca, cod. XXVIII.